Ted Ligety |
Un alieno sulla Gran Risa non si era mai visto, Pare che da quelle parti domenica ce ne sia stato uno in grado di vincere la gara già nella prima manche del gigante dell’Alta Badia. Ted Ligety, americano anche lui come
l’altra extraterrestre di Lindsey Vonn che fa
impazzire il mondo femminile, è sceso nella prima manche del gigante con
due razzi sotto i piedi, questa è l’unica spiegazione a quel tempo parziale che
rimarrà a lungo nella storia dello sci alpino, e che per poco faceva pensare al
record da battere di Stenmark. I giorni seguenti tutti ad analizzare la
discesa, cosa può aver fatto andar così veloce l’americano? L’unica, e pare sia
la sola spiegazione sono gli sci. Ma se è stato proprio il primo a criticare i
nuovi sci già l’anno scorso? Sembra si sia adattato, a suon di criticarli, talmente
bene che gli altri stiano ancora imparando su come “usarli”; d’altronde, come
uno dei manager della Head (la marca di sci che adopera Ted) ha confermato,
nell’ultimo gigante dell’anno scorso nella seconda manche, Ted usò questi nuovi
sci (dimostrando di essere già al lavoro per l’anno seguente) facendo il
miglior tempo di manche. Risultato? Questi sci sono proprio dei missili, e il
segreto? Il responsabile della Head continua dicendo che il segreto sta nei
materiali, ma soprattutto di come i materiai sono introdotti nello sci, ovvio
che poi ci vuole la buona dose di bravura dell’atleta nel sapersi adattare. Per
la cronaca, tutti gli avversari sono finiti dietro già nella prima manche di
più di 2 secondi e mezzo, nella seconda manche ha controllato la discesa così i
distacchi sono rimasti più o meno
invariati. Più che le lamentele Ted farebbe bene a ringraziare la federazione
per le nuove regole sugli sci.
Nessun commento:
Posta un commento