Alessandro Botturi |
Pochi ne hanno parlato, probabilmente perché il binomio
Italia-motori non va molto d’accordo, ma c’è un italiano che sta facendo
benissimo alla Dakar 2013, è Alessandro Botturi, in sella ad una moto italiana,
la Husqvarna, che sta affrontando il rally più affascinante e difficile al
mondo con dei bei risultati nonostante sia solo la sua seconda partecipazione.
Al giorno di riposo (l’altro ieri) era molto arrabbiato con se stesso per
quello che è successo nella tappa prima del giorno di riposo: le forti piogge
hanno contribuito a rendere difficile ciò che prima già di suo era complicato,
molti piloti si sono ritrovati a sbagliare completamente la navigazione tra cui
Alessandro, in mezzo al caos generale ha deciso di provare da solo a venirne
fuori, riuscendo a perdere meno di quanto ha fatto quel gruppo ma pur sempre
tanto, trovandosi a fine giornata a 27 minuti dalla vetta e dal nono al
tredicesimo posto in classifica generale. Si dicevamo arrabbiato, come chi
avesse l’obiettivo di vincere la Dakar e non solo di portarla a termine, ma è
lui stesso a spiegare che non è questo il punto, ma solo perché fino ad allora
stava disputando un’ottima gara, e bastava terminare “immuni” quella tappa perché
il giorno dopo ci sarebbe stato il giorno di riposo in cui tracciare un primo
bilancio. Bilancio che non può passare al negativo per Alessandro, tutto è
ancora aperto e la gara che sta facendo comunque rimane ottima.
Lui è molto
dispiaciuto per il semplice fatto che il signor Wolfgang Fischer (il patron del
team) non è stato ripagato, per ora, come dovrebbe essere: Barreda che puntava
alla vittoria è caduta causa l’esplosione dei raggi, Viladolms ha avuto
problemi tra la neve delle Ande e Alessandro Botturi dei problemi di
navigazione, il tutto con dei problemi per tutti e tre alla pompa della
benzina, risultato? Probabilmente la Husqvarna non riuscirà a vincere la
competizione come ci si aspettava, e quello che sarebbe stato il premio più bello
per il lavoro svolto dal patron Fischer. Sembra proprio che questi tre piloti
non siano stati assistiti da quel pizzico di fortuna che contraddistingue i
vincitori da tutti gli altri alla fine della competizione, ma la corsa è ancora
lunga e tutto può succedere, anche per il nostro Botturi che ora ha il compito
di arrivare a Santiago in una buona posizione. Botturi dà anche il suo giudizio
sulla Dakar 2013, descrivendola più difficile di quanto si pensasse e con molta
navigazione in più rispetto l’anno scorso, sottolineando come quest’anno la sua
condizione fisica sia eccellente e gli permetta di recuperare subito le fatiche,
grazie anche al fatto che Husqvarna offre il posto letto ai propri piloti in
hotel, a differenza dei privati che si ritrovano a dormire poche ore al riparo
di una misera tenda…questa è la Dakar!!!
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