Tina Maze |
Più che gara della vita è meglio dire stagione della vita.
Si, quella stagione che sta affrontando Tina Maze, e non è finita, ma di certo
è entrata nella storia, per i numeri che con essa si porta dietro. Cominciamo
con il dire che sono 9 le gare d’anticipo con cui è riuscita a far sua la Sfera
di Cristallo dello sci alpino. Assenza di rivali? Direi proprio di si, tolta la
Vonn che già da inizio anno ha avuto i tanto discussi problemi fisici, le altre
si sono dimostrate troppo altalenanti dal punto di vista dei risultati, e altre
ancora troppo giovani e inesperte per puntare alla classifica generale. A Sölden prima in gigante.
A Levi quarta in slalom. Ad Aspen prima in gigante e terza in slalom. A Lake
Louise ventesima e decima nelle due discese e quarta in superG. A St. Moritz
prima in supercombinata, seconda in superG e prima in gigante. In Val-d'Isère
dodicesima in discesa. A Courchevel prima in gigante. A Åre terza in gigante e
terza in slalom. A Semmering seconda in gigante e terza in slalom. A Monaco
seconda nel parallelo. A Zagabria fuori nella seconda manche dello slalom, sua
unica uscita stagionale. A St. Anton quarta in discesa e prima in superG. A
Flachau quinta in slalom. A Cortina d'Ampezzo seconda in discesa e terza in
superG. A Maribor seconda in gigante e prima in slalom. A Mosca quinta nel
parallelo. Ai Mondiali di Schladming, che come tutti sanno non contano per la
Coppa del Mondo, prima in superG, seconda in supercombinata, settima in
discesa, seconda in gigante e quinta in slalom. A Méribel quarta in discesa e
prima in supercombinata. Numeri impressionanti, che si avvicinano alle più
grandi di sempre: è arrivata a 8 vittorie stagionali, 18 podi complessivi come
fece Pernilla Wiberg nel 1996/97. Non bastasse, anche i piazzamenti tra le prime
dieci sono da record: 25 in totale, a due sole lunghezze da quello che fece la
Vonn l’anno scorso e la stessa Wiberg in passato. Di sicuro non si fermerà la
slovena, mancano 9 gare e farà di tutto per incrementare i numeri e le
possibilità di portarsi a casa più coppe di specialità possibili: in gigante è
sua, in superG ce la può fare tranquillamente, in discesa serve un miracolo
mentre nello slalom la battaglia è contro la fortissima teenager Shiffrin.
Finiamo con l’elogiare il lavoro di Tina stessa, ma soprattutto di chi le è
stato vicino in tutti questi anni, a partire dal fidanzato e tecnico Andrea
Massi. 5 stagioni fa con la vittoria in discesa dopo una gara rocambolesca
parte il tutto, la voglia di migliorarsi e provare a costruire il sogno Sfera
di Cristallo. Da lì è un continuo migliorarsi, come quei progetti seri che ogni
anno vedono progredire i risultati del proprio lavoro. Nel 2008/09 è sesta
(classifica generale), quarta nel 2009/10, terza nel 2010/11, seconda nel
2011/12 e prima in questa magica stagione. Non è finita: Tina ci farà divertire
ancora, poi si penserà al prossimo anno: Olimpiadi e Coppa del Mondo? O solo
Olimpiadi? E poi c’è il ritorno della Vonn, un duello che tanti aspettano e
vorrebbero vedere…
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