E' notizia di questi giorni che un referendum popolare svoltosi nel Canton Grigioni abbia definitivamente bocciato la candidatura olimpica di St. Moritz. La bellissima cittadina turistica svizzera, insieme all'altra località turistica e invernale Davos, puntavano ad una candidatura per i Giochi Olimpici Invernali del 2022; questo referendum è una mazzata perché la Svizzera definitivamente, "causa" il proprio popolo, abbandona il progetto che poteva riportare le Olimpiadi per la terza volta in Svizzera dopo il 1928 e il 1948. Il 52,6% del popolo ha detto no, i motivi principale sono il rischio di una serie di rincari a livello economico e l'impatto negativo ambientale che avrebbe un'organizzazione di un evento del genere. Difatti le due cittadine turistiche ora come ora presentano alcune difficoltà nel raggiungerle e all'indomani di una manifestazione del genere ci sarebbe stato il bisogno di rinnovare tutta la viabilità. Inutile star qui ad elencare tutta la serie di elementi altrettanto positivi che si possono trarre da un'edizione dei Giochi Olimpici, e tutto ciò viene espresso dal comitato che portava avanti il progetto, ribadendo come a livello economico lo stato avesse già promesso tanto, e tanto aveva fatto in passato per andare avanti. In contemporanea, e chi è stato in Val di Fiemme a vedere i Mondiali di sci nordico potrebbe averne sentito parlare, c'è un sogno che sotto cova. Trentino e Veneto pare stiano lavorando per preparare n progetto olimpico per il 2022. Un'unione straordinaria, ma per ora ci limitiamo a dire che rimane tutto un sogno, ma qualche voce è filtrata; a dire il vero le potenzialità ci sono tutte, e quando vedi un'organizzazione del genere per dei Mondiali di sci nordico, combinata e salto, allora pensi che tutto è fattibile. In qualche modo, non ce ne vogliano gli amici svizzeri, la candidatura svizzera bocciata sarebbe un ostacolo in meno. Ora incominciamo a sognare e come dire...Nothing is impossible!
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