Massimo Moratti, presidente dell'Inter |
Tutti gli interisti in questo momento si sentono il mondo
intero contro. Non bastavano le parole dall’ambito societario, ma addirittura
arrivano anche quelle di tifosi dal mondo dello spettacolo, capaci di
infiammare una polemica assurda, caratteristica del calcio italiano che non può
farne a meno di questi scontri verbali. Quindi anche Bonolis dice la sua sul
calcio, lo fa ai microfoni di Inter Channel, una dichiarazione da tifoso, io
aggiungerei da “tifoso da bar” che al lunedì si ritrova con gli amici per
sparare le impressioni della domenica calcistica senza avere un minimo di
conoscenza di questo sport. E poi Moratti, le sue si che dovrebbero essere
parole fondate, con delle motivazioni e ragioni che le sostengono, ma anche qui
ho qualche dubbio. State bene attenti, il presidente dell’Inter ha parlato di
malafede; cos’è la malafede? È semplicemente dare del disonesto a chi, come in
questo caso, fa il suo lavoro, in poche parole ha dato del disonesto all’arbitro
della partita Inter-Atalanta. Lo ha fatto senza motivando, senza portare delle
prove per cui questo arbitro, e in generale gli arbitri che incontra l’Inter
quest’anno, dovrebbero agire “contro” l’Inter facendolo volutamente. Qui mi
viene di giudicare le sue parole come dichiarazioni di basso stile, non degne
di un presidente di quel calibro, la cui unica attenuante può arrivare dal
fatto che fossero parole ancora a caldo dopo il match, ma allora perché non
uscire in settimana a “parafrasare” quanto detto? Lo speriamo. Senza dimenticare
che in Italia, al giorno d’oggi, dare del disonesto a chi fa il proprio lavoro
è perseguibile penalmente, soltanto che in questo caso l’arbitro non può portarti
in tribunale o quantomeno lo può fare con un permesso speciale, cosa che non
viene mai fatta. Ma c’è un’altra questione che vorrei affrontare, badate bene
che pochi ci hanno pensato: in passato abbiamo visto come ci siano stati
arbitri che hanno agito in malafede nel calcio (e chi dice che non lo facciano
ancora? Ma ci vogliono le prove), ma ci sono stati anche presidenti e giocatori
che lo hanno fatto, tutto questo per dire che si l’errore dell’arbitro dell’altra
sera può essere pensato così, ma perché non giudicare anche quello di Ranocchia
all’ultimo secondo in malafede? Non potremmo mai dirlo senza determinate prove, ma quanti giocatori hanno volutamente sbagliare un
goal e noi non ce ne siamo resi conto? La storia ce lo insegna, come ci insegna
anche ad analizzare i match della squadra e a capire il perché di certe rimonte
e di un certo rendimento della squadra. Buon lavoro agli interisti…
Nessun commento:
Posta un commento