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Il pubblico di ieri sera |
Momento davvero bello e coinvolgente quello di ieri sera al
Teatro Accademia di Conegliano Veneto dove per il sesto anno consecutivo la
sezione arbitri della cittadina veneta ha organizzato l’incontro volto a
coinvolgere atleti e cittadini sullo sport come educazione alla vita. Gabriele
Gava, ex arbitro di Serie A, ha voluto fortemente questo ennesimo incontro, al
quale ha partecipato moltissima gente, e intitolandolo “Sport:è ancora palestra
di vita?”. Tra i relatori presenti vi erano Gianluca Rocchi (arbitro
internazionale e di Serie A), Kristian Ghedina (il più forte discesista
italiano di tutti i tempi), Antonio Pavanello (rugbista della nazionale e della
Benetton Treviso), Federico Colbertaldo (nuotatore primatista europeo degli 800
metri), Eros Poli (ex ciclista, campione olimpico nel 1984) e il ct della
nazionale under 20 Luigi di Biagio. Doveva esserci anche Daniele Molmenti, però
ha dovuto rispondere ad una manifestazione del Corpo Forestale nazionale
facendovi parte, ma comunque ha lasciato un suo messaggio tramite un video,
messaggio bellissimo che andrebbe fatto vedere a qualsiasi bambino e genitore
che s’incontri. E poi c’era il mediatore, una persona fantastica come Giovanni
Bruno direttamente da Sky Sport. La serata è stata un susseguirsi di domande e
risposte sulle esperienze di questi grandi atleti, che fanno capire cosa serva
per arrivare lì dove sono arrivati, ma anche cosa lo sport abbia insegnato loro
ovvero tutto quello che oggi possono trasmettere ai più piccoli. Tra gli ospiti
presenti nelle prime file vi erano anche carissimi amici come Gianni De Biasi
(ct dell’Albania), Loris Pradella (ex bomber di Treviso e Udinese), Silvia
Marangoni (9 volte campionessa mondiale di pattinaggio) e Marzio Bruseghin (ex
ciclista professionista). Ce ne vorrebbero tante di serate come queste, per
riportare tra la gente quei valori che lo sport trasmette e che oggi vanno
perdendosi in un mondo dove la vittoria rimane si ancora l’obiettivo da
raggiungere, ma nel scegliere come raggiungerla al giorno d’oggi il più delle
volte si sbaglia.
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