Il weekend appena trascorso ho vissuto un’esperienza
bellissima, unica, che ne è valsa la pena: grazie all’organizzazione ho potuto
vivere il Rally del Piancavallo da “giornalista” o per meglio dire da web
reporter. Interviste, foto, notizie in diretta da scrivere di tutto quello che
accadeva, una passione che si è trasformata in realtà assieme ad altri cinque,
sei ragazzi. Ho avuto l’onore di intervistare Claudio De Cecco e il suo
copilota Alberto Barigelli, 150 gare assieme festeggiate (e i 50 anni di
Claudio) con la vittoria del Rally riservato alle auto moderne. Un trofeo che
in casa De Cecco mancava, dopo il trittico San Martino di Castrozza, Alpi
Orientali e Valli Pordenonesi, ci voleva questo Rally Piancavallo che come dice
lui stesso, è il rally che lo ha avvicinato a questo mondo. Non solo, il Rally
era valevole per il campionato italiano auto storiche, una lotta serrata che
quest’anno vede tre piloti nello spazio di pochi punti, Lucio Da Zanche,
Nicholas Montini e Matteo Musti. Quest’ultimo vincitore “grazie” alla nebbia
del Gaiardin nella quale ho potuto guadagnare sugli altri per poi portare quel
vantaggio fino alla fine, ovviamente con i propri meriti per aver saputo
prendersi i propri rischi in quei due micidiali passaggi. Un Rally Piancavallo
riuscito benissimo, le prove speciali sono bellissime, quelle classiche di una
volta, giusto che si continui, un rally così non può non esserci…
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