04 giugno 2013

QUESTA VOLTA E' UN GIOVANE CHE CI HA TRADITI...MAURO SANTAMBROGIO!

Mauro Santambrogio, 28 anni
Il fulmine a ciel sereno c’era già stato, qui bisogna dire che piove sul bagnato. La Vini Fantini - Selle Italia viene colpita da un’altra mazzata, l’uomo che meglio aveva rappresentato la squadra al Giro d’Italia 2013, nono in classifica generale, è risultato positivo all’Epo. È Mauro Santambrogio, un giovane, uno che sembrava della categoria delle facce pulite, uno di quelli che poteva essere il futuro dell’Italia del ciclismo. Il controllo è stato effettuato a Napoli, prima del via, forse pensava di farla franca? Come dice la federazione, ancora qualcuno ci spera nell’eludere i controlli, ma oramai sono talmente avanzati che nulla sembra passare liscio. Dietro a lui una società, ora in 38 rischiano di trovarsi in mezzo la strada, corridori, dirigenti, preparatori, fisioterapisti ecc., una squadra che si preparava ad affrontare la grana Di Luca, ed ora viene sconvolta da uno scandalo forse ancora più grande per certi versi. È lo stesso Luca Scinto, il direttore sportivo, a spiegarne i motivi: le voci si rincorrevano da tempo, lui è persino entrato in stanza con Mauro, si sono guardati negli occhi e l’atleta ha rassicurato tutti che le chiacchiere che lo volevano dopato, erano tutta invidia. Cara la mia invidia…inutile quel “Scusate, vi ho tradito” detto da Mauro a Luca al telefono dopo che lo stesso ds lo aveva cercato al cellulare più volte, Mauro ha soprattutto tradito sé stesso, persa una dignità difficile da recuperare. Lo sponsor è dalla parte di Scinto ovviamente, ma la voglia di fare ciclismo è passata, Luca ha già detto di voler smettere, perché questo non è il mondo che gli appartiene, questo è un modo di vedere lo sport che fa schifo, e il sentirsi tradito due volte in pochi giorni è troppo da reggere per uno che sempre fatto della lealtà sportiva un punto cardine del suo agire. Merita una seconda chance? Io manco morto gliele darei, è un errore troppo grave, non si corregge, l’abbiamo visto con Di Luca, serve una reazione forte, però è tutto il movimento ad essere d’accordo, altrimenti certi personaggi del genere tra qualche mese li rivediamo in sella!


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