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Katharina Innerhofer |
Lo spettacolo del biathlon che ti aspetti. La “Winnerhofer”
che non ti aspetti. Con queste due frasi si potrebbero riassumere quella pazza
giornata di ieri di Pokljuka. Come di consueto la giornata inaugurale di una
tappa di Coppa del Mondo prevede le classiche “sprint”. Andiamo col mondo del
gentil sesso: è successo quello che tutti a inizio gara se glielo avessi detto,
ti avrebbero risposto: “Impossibile!!!”. Invece è capitato. L’autrice di questo
autentico miracolo si chiama Katharina Innerhofer, regala il primo successo austriaco
al femminile di sempre. Mai nessuna connazionale prima di lei, sul gradino più
alto del podio. La giovane, classe 1991, impreziosisce questo successo se si
pensa che è un’atleta con difficoltà enormi al poligono (spara in stagione col
71%), soprattutto nelle serie in piedi, dati che fino ad ora, carriera intera s’intende,
non gli hanno permesso di entrare mai nelle migliori 20. Un 6 marzo che le
rimarrà ben impresso nella mente, probabilmente come il giorno più fortunato
della sua vita. Ma di sicuro non solo lei ricorderà questa prima sprint post
Olimpiadi. Ha del clamoroso anche la storia della seconda classificata: Daria
Virolaynen, russa, classe 1989, che al debutto in Coppa del Mondo centra il
podio con un poligono perfetto come l’austriaca. Al terzo la bielorussa, voi
penserete alla Domracheva, invece è la Skardino a completare il podio delle
sorprese, anche se lei a differenza delle prime due vanta un certo curriculum.
Peccato per l’errore di Dorothea Wierer all’ultimo poligono, alla fine sarà
quinta, e conseguente miglior risultato in carriera. Piano piano quel podio si
sta avvicinando.
Quindi da oggi prestate attenzione, quando si sente parlare
di “Winnerhofer” tre domande sorgono spontanee: parliamo di sci alpino o
biathlon? Maschile o femminile? Italia o Austria?
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