08 aprile 2014

COME STAI ITALIA? LUCI E OMBRE DEL WEEKEND SPORTIVO

L’impresa compiuta dalle parti di Napoli nel tennis la ricorderemo tutta la vita. Non accadeva da 16 anni di entrare nella semifinale di Coppa Davis, e mai prima d’ora abbiamo avuto la possibilità di disputare la semifinale sia nella Davis che nella Fed Cup con le donne. Fognini mostruoso, fa fuori il numero 8 al mondo, vincitore di Wimbledon 2013, mentre Seppi ha chiuso il cerchio in un match nel quale era nettamente favorito visto l’avversario che lo vedeva contrapposto. Ora sotto la Svizzera, sembra Davide contro Golia, o meglio Italia contro Federer e Wawrinka. Ma a guardare la sfida sotto la lente d’ingrandimento, qualche possibilità la si intravede: la fiducia degli Azzurri, conquistata a Napoli, sarà fondamentale, e poi non dimentichiamo che i match verranno disputati subito dopo la finale US Open, nella quale Federer o Wawrinka potrebbero parteciparvi, rinunciando poi alla sfida con l’Italia. Di certo la superficie non ci aiuterà per nulla, si giocherà sl veloce e non sulla terra rossa, dove d’ora in poi gli stranieri dovranno stare attenti dalle nostre mine vaganti che hanno fatto vedere di sapersela giocare.

Nel paese del Sol Levante non hanno finito di stupire gli atleti italiani: dopo Carolina Kostner, lascia il segno anche un’immensa Vanessa Ferrari. La ginnastica artistica ruota intorno alla nostra 23enne; a Tokyo in Coppa del Mondo ha vinto, anzi stravinto, ma quello che sorprende è che in serbo ha ancora qualcosa di più difficile, il ciò significa ancor più una mazzata per le avversarie. Mancano 2 anni, ma Rio 2016, sembra essere già il solo e unico pensiero della Ferrari che non vedrà l’ora di rivendicare quella beffa di Londra 2012. Usa e Cina, sono avvisate.

Era difficile raggiungere i risultati di Miami dove l’Italia della vela aveva dato spettacolo, ma a Palma di Maiorca non siamo andati poi così tanto male. I giovani devono crescere per trovare quel ritmo e quella continuità che serve per competere con i big del circuito iridato. L’esperienza della Sensini sicuramente li saprà guidare sulla retta via. L’unico podio di Bissaro-Sicouri non è l’unica cosa positiva, la Tartaglini e Coccoluto sono il nostro futuro.

Abbiamo già avuto modo di approfondire lo storico bronzo iridato dell’Under 17 femminile in Costa Rica. Sono quasi finiti gli aggettivi per definirle, ma intanto ci godiamo il podio pensando che il futuro sarà più che roseo con queste magiche ragazze. Purtroppo dal Menti di Vicenza non arriva la notizia che volevamo: la nazionale maggiore fa 0 a 0 con la spagna e vede la qualificazione mondiale più lontana, servirà passare per l’ostica strada dei playoff.

Nei pesi la Sicilia ci fa sognare. Genny Pagliaro e Mirco Scarantino portano la nostra nazionale in cima al panorama europeo, lei con una tripletta d’oro e lui con un grande argento. Il margine di crescita è ancora ampio, soprattutto per Mirco che continua a crescere di giorno in giorno, particolare non da poco il fatto che abbia saputo migliorarsi ad ogni competizione internazionale fin qui disputata.

Se senti la parola Grimaldi non la puoi non associare a Martina. Ormai le vittorie sono un’abitudine, non fanno poi più di tanto scalpore nel nuoto di fondo. Se lei è una certezza, dal Messico, provano i maschietti ad esserlo. Se vogliamo questa è una bella notizia, ovvero il ritorno a grandi livelli negli uomini che da anni mancavano.

Niente di positivo nemmeno dal Bahrain. Torna lo spettacolo ma non tornano le Ferrari, questo è l’impietoso verdetto che vede la nostra parte di Italia ancora in grossa difficoltà nel circus della Formula Uno. Montezemolo si arrabbia? Fa bene, ora alla prossima si potrebbe già parlare di anno da buttare se dovesse andar male…

Male, molto male, la lotta. 13 sconfitte e una vittoria, sconfitte subite tutte al primo turno. I numeri sono impietosi quelli che provengono dagli Europei di Lotta disputati in Finlandia. Siamo nei fondi del continente, senza contare che in giro per il mondo ci aspettano corazzate quali l’Iran, il Giappone e gli Stati Uniti. Urge un grande e radicale cambiamento a livello tecnico, speriamo che dal Coni arrivi, per rivedere questo sport, che ha dato grandi gioie all’Italia in passato, a buon livello e poter lottare con i grandi.

Concludiamo con la grande delusione di questo inizio 2014: il ciclismo. Non siamo competitivi, e la peggior cosa è che non solo non abbiamo nessuno in grado di vincere, ma qualcuno che ci provi a farlo. I giovani che si distinguevano nel mondo giovanile faticano tra i big, e gli uomini di esperienza non rispondono presenti agli appuntamenti che contano. Difficile vedere a breve imprese nelle Ardenne. E’ aperta ufficialmente la crisi del ciclismo italiano.

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