13 aprile 2014. È la classica domenica sportiva primaverile.
Emozioni infinite per chi fa dello sport una sua essenza. La primavera segna un
avvio verso la fine di alcuni campionati, ma può esser altrettanto vista come l’inizio
di campionati di molti sport, vedi i motorsport.
Purtroppo non poteva esserci peggior inizio per il
campionato italiano velocità. Ci ha lasciati Emanuele Cassani, 25 anni, un
ragazzo con tanti sogni da realizzare davanti e una passione infinita per
quelle moto che lo hanno tradito. Come Marco Simoncelli, nel circuito
intitolato a Marco Simoncelli, un destino crudele che ogni tanto ci ha abituati
a questi scenari. Scene che non vogliamo più vedere e vivere.
Nell’altra parte del mondo, ad Austin, domina, anzi
stradomina, l’ennesimo Marquez; gli avversari sono avvisati per la lotta al
titolo. Forse la notizia che ci fa più piacere è il terzo posto del “Dovi”.
Dovizioso riporta la Ducati dopo un anno e mezzo sul podio. Semplicemente meraviglioso.
Infinita Chiara Fontanesi, un po’ meno lo è stato il “Tonino
Nazionale”, ovvero Tony Cairoli. “Il Ciclamino” così si chiama il crossodromo di
Arco di Trento, che ieri ha ospitato il mondiale di motocross condito dalle
decine di migliaia di spettatori assiepati lungo il tracciato pronti a spingere
i nostri beniamini. Missione compiuta per la nostra regina Chiara Fontanesi che
si porta a casa il Gran Premio d’Italia, quello che non è riuscito alla vera star
della tre giorni trentina, Cairoli. Ma la tabella rossa è ancora sua.
Per rimanere ancora in tema, dal Marrakech riparte l’avventura
targata Loeb. Vittoria in gara 2, e l’impressione è che anche qui il fortissimo
francese possa fare la voce grossa. Che bello che è quest’anno il mondiale
turismo, ma soprattutto: che Fenomeno Loeb!
Il calcio ci ha regalato emozioni immense anche questo
weekend. La Serie A ci ha regalato i goal, ma è l’Inghilterra ancora una volta
che ci insegna lo spettacolo: siamo partiti col Wigan che sabato ha sfiorato la
seconda finale consecutiva di Wembley nella FA Cup contro il più quotato
Arsenal arrendendosi soltanto ai rigori. Ma l’atmosfera vista a Liverpool ha
dell’incredibile. Non ci sono tante parole: lasciatevi travolgere dai brividi
nel vedere l’inno prima del match.
Continua, inesorabile, senza freni, il declino del ciclismo
italiano. La Parigi-Roubaix ha coronato la sorpresa Terpstra e sancito che il
primo italiano è Pozzato cinquantesimo. Sono finiti gli anni d’oro e l’ultima
nostra vittoria a questa magica corsa risale al 1999 con Tafi. Chissà a quando
la prossima.
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