Non lo è, ma se ci fosse un ordine di importanza sicuramente si
guadagnerebbe il primo posto questa news. Ne avevamo già parlato in passato, quando il
sogno si stava per realizzare. Ora che il tutto si è concretizzato possiamo
citare lo slogan “il dilettantismo ha battuto il professionismo”. Come si
diceva, la Liventinagorghense è ben conosciuta, non solo nella provincia di
Treviso dove ha sede, non solo in Veneto, ma anche in Italia per aver
partecipato alle finali scudetto per la categoria Giovanissimi e Allievi; ora
il suo nome aumenta di valore con un titolo che ha dello storico, dell’incredibile,
qualcosa che difficilmente si ripeterà in futuro. Nella categoria Giovanissimi
Sperimentali, ovvero nel campionato dove presenziano tutte le squadre
professionistiche, la Liventinagorghense è riuscita a portarsi a casa la
vittoria del campionato. Un successo che ha un valore straordinario, come dire,
un titolo che suona come uno scudetto per una dilettante, per il solo fatto di
lasciarsi dietro tutte le top venete. Il giusto premio per una società che da
anni lavora in maniera perfetta con il solo e unico obiettivo: creare giocatori
ma prima di tutto uomini!
La "iella" che si aggirava in Portogallo l’anno scorso
sembra esser andata via. Si era impossessata del Benfica, o come qualcuno l'aveva definita meglio "Bensfiga", in quello che sarà
definito da tutti i suoi tifosi e addetti ai lavori come uno degli anni più
bui. Perdendo solo 6 partite su 49, gli uomini di Jorge Jesus, non erano
riusciti a conquistare nessun trofeo. Udite udite: finale di Coppa del
Portogallo, finale di Europa League entrambi perse nei minuti di recupero, e
come se non bastasse il campionato era stato perso alla penultima di campionato
nello scontro diretto ancora una volta nei minuti di recupero. Il 2014 è nettamente
un’altra storia, almeno per quanto riguarda il campionato, vinto e stravinto in
anticipo. Sarà finale anche in Coppa del Portogallo e soprattutto ancora una
volta finale in Europa League dopo aver eliminato la squadra che avrebbe potuto
disputare la finale in casa, la Juventus. Non è finita, c’è da disputare anche
la Coppa di lega portoghese, conquistata eroicamente in 10 contro 11 per più di
un’ora contro i rivali di sempre del Portogallo ai rigori. Il morale non manca,
ma bastasse solo quello…
Incredibile, pazzesco, inquietante. Non ci sono altri
aggettivi, se non già ripetuti, per descrivere Riccardo Riccò. Non è bastata la
squalifica fino al 2024 per l’ex ciclista che è stato beccato nuovamente a
commercializzare quella maledetta Epo. Non ce la fa ad uscire da quel vortice
che lo ha risucchiato e non lo libera più, la sensazione è che non sarà mai
finita. Basta commuoversi di fronte ai suoi tweet “In un residence solo come il
Panta”, oppure in occasione della sua autobiografia mai uscita “Comincia una
nuova vita. Adesso comincerò a parlare di tutto il marcio che c’è nel ciclismo
e di tutto quello che ho visto in questo falso mondo di ipocriti”. Aveva
annunciato un nuovo progetto: stabilire il record di tutte le salite d’Europa,
ovviamente una competizione senza controlli antidoping. Se qualcuno glielo
permette è un folle. Questo non è sport!
Ancora ciclismo. Questa volta scrivo in prima persona.
Era il 2008, mi apprestavo a seguire il Giro d’Italia per la prima volta.
Pampeago e via il giorno dopo sulla Marmolada. Tutti quei beniamini visti in tv
ora potevo ammirarli dal vivo. Che spettacolo. A Pampeago è un italiano che fa
l’eroe, un vicentino. Emanuele Sella. Straordinario. Il giorno dopo? Ancora
lui. Che impresa. Anzi che imprese in due giorni. Migliaia di persona in
delirio per tifare un veneto in Veneto. Dopo qualche giorno si materializza
quello che tutti pochi giorni prima dicevano ridendo: Emanuele Sella è dopato.
Ma che schifo. Se torno indietro avrei la voglia di farlo cadere dato che lui
con lo sport non centra nulla. Non è finita, leggendo la start list del Giro
2014 al numero 29 sapete chi c’è? Ancora lui. Allora non capite un cavolo,
questo non deve più salire su una bici…
Se della Serie A vi siete stancati, Premier e Liga
saranno la grande attrattiva. Che sfide: in Inghilterra il duello tra Liverpool
e Manchester City, con il guastafeste del Chelsea sta appassionando tutti. Sarà
la differenza reti a decidere il tutto? La Liga non è da meno: l’Atletico ieri
sera ha perso la testa (2-0) a Levante, ma non ancora il campionato. All’ultima
c’è Barcellona-Atletico, e ora i blaugrana sono di nuovo in partita. Pensate
che nell’ultima giornata nessuna delle tre davanti ha vinto: Barcellona-Getafe
2-2, Levante-Atletico 2-0, Real Madrid-Valencia 2-2. Mamma mia!
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