Alberto Contador e l'esultanza tipica |
Nonostante un confuso e mai risolto caso di doping, Contador
non si è dato per vinto, tenendosi sempre in forma a livelli eccellenti; ha
dimostrato anche in questa corsa a tappe di essere il più forte, di avere una
classe
immensa e che quando vuole una vittoria se la va a prendere senza tanti problemi. Gli avversari hanno provato a metterlo dietro fin da subito, el Purito Rodriguez e Valverde non ce l’hanno fatta perché quando Alberto ha voluto prendersi la Roja alla diciassettesima tappa in quel di Fuente Dé non ci sono stati Santi che l’hanno fermato mentre gli altri erano tutti in crisi.
immensa e che quando vuole una vittoria se la va a prendere senza tanti problemi. Gli avversari hanno provato a metterlo dietro fin da subito, el Purito Rodriguez e Valverde non ce l’hanno fatta perché quando Alberto ha voluto prendersi la Roja alla diciassettesima tappa in quel di Fuente Dé non ci sono stati Santi che l’hanno fermato mentre gli altri erano tutti in crisi.
Ha usato cuore e carattere all’inizio per perdere il meno
possibile, poi quando sono arrivate le montagne spagnole ha usato la classe per
emergere e poi controllare fino alla
fine gestendo al meglio il vantaggio, a la Bola del Mundo, che lui stesso aveva
accumulato nei giorni precedenti.
Il podio della Vuelta 2012 |
Alla fine podio tutto spagnolo, il migliore degli italiani Dario Cataldo, mentre in ombra lo squadrone Liquigas. Di certo gli occhi e le parole della gente rimarranno concentrate sull’impresa dello spagnolo, pensando a cosa farà il prossimo anno e se tenterà l’impresa di conquistare Giro, Tour e Vuelta nello stesso anno come aveva in programma prima della squalifica. Una cosa sola è certa: il più forte rimane lui!
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