13 settembre 2012

Cuore, Carattere, Classe: in una parola CONTADOR

Alberto Contador e l'esultanza tipica
È tornato re Alberto Contador. Reduce da due anni di squalifica, appena rientrato ha centrato subito la vittoria, nella sua Spagna vincendo per la seconda volta nella sua carriera la Vuelta de España.
Nonostante un confuso e mai risolto caso di doping, Contador non si è dato per vinto, tenendosi sempre in forma a livelli eccellenti; ha dimostrato anche in questa corsa a tappe di essere il più forte, di avere una classe
immensa e che quando vuole una vittoria se la va a prendere senza tanti problemi. Gli avversari hanno provato a metterlo dietro fin da subito, el Purito Rodriguez e Valverde non ce l’hanno fatta perché quando Alberto ha voluto prendersi la Roja alla diciassettesima tappa in quel di Fuente Dé non ci sono stati Santi che l’hanno fermato mentre gli altri erano tutti in crisi.
Ha usato cuore e carattere all’inizio per perdere il meno possibile, poi quando sono arrivate le montagne spagnole ha usato la classe per emergere e poi controllare fino  alla fine gestendo al meglio il vantaggio, a la Bola del Mundo, che lui stesso aveva accumulato nei giorni precedenti.
Il podio della Vuelta 2012

Alla fine podio tutto spagnolo, il migliore degli italiani Dario Cataldo, mentre in ombra lo squadrone Liquigas. Di certo gli occhi e le parole della gente rimarranno concentrate sull’impresa dello spagnolo, pensando a cosa farà il prossimo anno e se tenterà l’impresa di conquistare Giro, Tour e Vuelta nello stesso anno come aveva in programma prima della squalifica. Una cosa sola è certa: il più forte rimane lui!

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