28 gennaio 2013

STORIA, LEGGENDA, BRIVIDI, EMOZIONE E CORAGGIO: IL MIX PERFETTO QUANDO SI VINCE SULLA STREIF!

Dominik Paris e lo spettacolo della Streif

Vincere sulla Streif non significa vincere una semplice tappa di Coppa del Mondo, ma vuol dire entra nella storia, essere ricordato da tutti perché hai vinto lì sulla pista più bella e difficile al mondo. Quindici anni dopo il mitico Kristian Ghedina tocca a un altro italiano, Dominik Paris, trionfare sulla mitica Streif a Kitzbuhel, diventare leggenda di un’impresa che riesce solo ai grandi, perché buttarti giù su quel serpentone di circa tre chilometri non è da tutti, ci vuole un coraggio speciale che altri non hanno. Il ventiquattrenne della Val d’Ultimo ha fatto una gara perfetta: una Mausfalle, la “trappola per topi”, superata senza sbavature, poi ha saputo pennellare e far scorrere i suoi sci sulle stradine nel bosco, per poi tracciare una diagonale memorabile all’Hausbergkante nonostante i muscoli ti chiedano di respirare mentre l’acido lattico li soffoca, all’ultimo ostacolo, lo Zielschuss, si lancia come un proiettile facendo segnare i 142,3 km/h per poi tagliare il traguardo su quella lingua di pista che si fa spazio tra i 30.000 spettatori, e realizzare che nessuno ha fatto meglio. Non era ancora ora di festeggiare, ma dopo Guay e Reichelt l’attesa diventa dolce, basta solo attendere il compagno di squadra Innerhofer che scendeva col 45 e purtroppo non riesce a ripetere l’impresa della settimana scorsa di Wengen. Scoppia la felicità, Paris ha vinto ed è leggenda, in 30.000 mila a festeggiarlo, comprese le autorità austriache tra cui Arnold Schwarzenegger, non possono far altro che inchinarsi ad applaudire l’orgoglio italiano che quest’anno più che mai si sta distinguendo nei risultati. Ecco, questa è la storia di un sogno che diventa realtà, come ha detto lo stesso Dominik, tutto parte ai 6 anni, quando guardi la tv e per la testa ti parte la pazza idea di vincerla un giorno, poi 18 anni dopo ritrovi il tuo nome inciso su una cabina dell’ovovia di Hahnenkamm che è l’onore che spetta ai vincitori sulla Streif. 

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