Ted Ligety |
Sinceramente ora è anche difficile trovare aggettivi e
parole che lo descrivano o quanto meno diano l’idea delle sue azioni. Per Ted
Ligety c’è il terzo oro, che ora arriva nella specialità nella quale lui lo
voleva fortemente, il gigante, in cui nessuno lo ha impensierito, quasi fosse
qualcosa fuori dal comune, due manche da mettere via nella videoteca e da far
vedere nelle scuole sci di tutto il mondo. 81 i centesimi dal secondo e 1”75
dal terzo, tenendo conto che nella seconda manche nell'ultima parte l’americano
si è tenuto cercando di rischiare il meno possibile. Già in Coppa del Mondo
aveva fatto vedere di essere un fenomeno, con quegli sci, che lui stesso, l’anno
scorso aveva criticato in negativo, ora si ritrova a festeggiare il terzo oro
in questa rassegna iridata. Gli altri non hanno potuto far nulla, da Marcel
Hirscher, il beniamino delle migliaia di persone presenti che deve “accontentarsi”
di un argento, ma sappiamo come voleva fortemente il titolo, al nostro Manfred
Moelgg, bravissimo oggi l’azzurro, quarto dopo la prima manche, riesce a
sfoderare una grande prestazione nella seconda che gli permette di sopravanzare
Aksel Lund Svindal per il bronzo. Una medaglia strameritata per l’italiano che
forse aveva la minor pressione addosso tra tutti gli azzurri, rispetto a Davide Simoncelli e Max
Blardone. Per gli uomini ora tocca l’atto conclusivo, uno spettacolo che si
preannuncia stellare domenica 17 febbraio.
Nessun commento:
Posta un commento