La coreografia di Milan-Barcellona |
La sera perfetta. Tutti volevano la classica “Notte da leoni”,
quella notte che solo il Milan sa trasformare, grazie alla storia, al fascino,
e ai giocatori che si tramandano di spogliatoio in spogliatoio il segreto di
come si fa a vincere partite di un certo tipo in ambito europeo. Più di 80.000
persone che hanno spinto i loro undici beniamini, un vero e proprio dodicesimo
uomo in campo, che ringhiava sugli avversari con i fischi, e spingeva con le
urla il pallone verso la porta di fesa da Valdes. Questa notte entra nella
classifica di diritto, quella classifica che come titolo recita Notti Magiche, ben consapevoli, come il
capitano dei diavoli ha ribadito, che si è giocato solo un tempo della sfida
con gli extraterrestri, ora tra tre settimane la sfida della verità, si andrà
in un’atmosfera surreale, ma la gente blaugrana non si ricorda che l’inferno
infuocato che vogliono costruire al Camp Nou è il posto prediletto per i
diavoli. Possesso palla contro la concretezza, possiamo riassumere così una
sfida bellissima, tra amanti del tener la palla il più possibile e 11 diavoli
il cui obiettivo era far goal, non fare il record di passaggi. Impressionante
il tiki-taka , destra, sinistra, continuamente rimbalzando da una parte all’altra
del campo fino a trovare la superiorità, ma il Milan sa in queste notti come
ingabbiare i marziani. Sia chiaro, non è fatto niente di concreto, quella
squadra è capace di trasformare i suoi passaggi in goal da un momento all’altro,
ma è sempre meglio presentarsi a casa loro con due protezioni in più, pronti a
quel bombardamento spagnolo. Quella si che sarà la prova della verità, per
vedere se i nostri giovani guerrieri resisteranno ad una delle più forti
corazzate d’Europa, perché il sogno è sempre lì a portata di mano.
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