22 febbraio 2013

NON SARA' FACILE DIMENTICARE UN MONDIALE COSI': CONGRATULATIONS SCHLADMMING 2013!

Le medaglie dei Mondiali


Quello di Schladming è stato un mondiale bellissimo, uno dei più belli, difficile dimenticarlo per spettatori, atleti, organizzazione e tutte quelle persone che ci hanno girato attorno come ad esempio i giornalisti. Quasi perfetto verrebbe da dire, qualcosa è mancato, o qualcosa doveva esser fatto e non è stato fatto: il rinvio del SuperG femminile ad esempio, che se invece di rinviarlo di qualche ora fosse stato posticipato al giorno dopo, magari avremmo evitato quel mare di polemiche che si sono susseguite e magari non ci sarebbe stato l’infortunio della numero uno Lindsey Vonn. Per rendere più spettacolare la competizione, con magari qualche migliaio in più di persone a tifare, lo slalom maschile sarebbe stato molto più bello vederlo in notturna, magari al sabato, come è di tradizione nella tappa di Coppa del Mondo. Mica si può aver tutto direte voi, certo, ma con queste due piccole sfumature si poteva rendere il tutto perfetto. Organizzazione magnifica, piste perfette e difficili hanno accompagnato tutte le gare, malgrado le condizioni meteorologiche non rendessero facile la conservazione dei tracciati. Sia la Streicher, per le donne, che la Planai per gli uomini, sono risultate all’altezza, facendo in modo che solo i veri campioni trionfassero; ed è proprio così, in tutte le gare ha vinto chi ci sa fare, le sorprese non sono state tante ad eccezione di Marion Rolland, l’unica vera sorpresa dei mondiali se vogliano, colei che ha portato via l’oro alla nostra Nadia Fanchini quando tutto ormai sembrava già scritto. Oltre alle piste penso ci sia stata una grande forza sulla quale Schladming ha fatto leva: il pubblico. Numeroso in ogni gara, al termine della Planai sembrava come essere in uno stadio, un tifo uguale per tutti, ma che aumentava progressivamente di decibel qualora doveva scendere un atleta di casa, come ad esempio quando è toccato a Marcel Hirscher scendere, sembrava di essere in una vera e propria bolgia sulle tribune costruite dovunque, anche sopra il bar della pista. 

Il "catino" della Planai sullo sfondo
Dominio USA recita il medagliere, con Ted Ligety e la giovanissima Mikaela Shiffrin i veri protagonisti, senza dimenticare l’orgoglio austriaco con Marcel Hirscher che vince la gara dello slalom con una pressione sulle spalle di un’intera nazione. Per gli Azzurri è stato un mondiale positivo (c’era chi non prevedeva medaglie per l’Italia a questi mondiali), due argenti e un bronzo. Bene Dominik Paris e Nadia Fanchini che nella stessa disciplina, conquistano il secondo posto, con la Fanchini che ancora non ci crede per quell’oro sfumato; mentre il bronzo arriva con Manfred Moelgg nel gigante. Forse dalla velocità maschile ci si poteva aspettare qualcosa di più di un argento. Per ultimo, voglio sottolineare la vera rivoluzione per i giornalisti che hanno potuto vivere questa esperienza, come un amico mi accennava. Un vero e proprio cambiamento in cui la stampa si è sentita a suo agio, a contatto diretto con atleti e ha potuto vivere interamente le conferenze. La delegazione di Beaver Creek-Vail, che ospiterà i mondiali del 2015, c’era, presente in tutte le gare per prendere appunti, quegli appunti preziosi di Schladming 2013, un mondiale che non si scorderà mai!

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