L'arrivo dell'inseguimento di ieri |
Se al femminile abbiamo assistito a qualche sorpresa, lo
stesso non possiamo dirlo al maschile, perché i big si sono tutti confermati.
Altrettanto possiamo dire di una gara spettacolare come con le donne, dove si
stava per compiere un’altra favola, che sarebbe diventata leggenda: Bjoerndalen
si ritrova con la tavola apparecchiata per festeggiare l’oro, è il momento dell’ultimo
poligono quando manca il bersaglio decisivo che sarebbe valso l’oro, finirà
quarto e quindi dovrà rimandare l’appuntamento con la 50esima medaglia in
carriera. Festeggia lo stesso la Norvegia che si porta a casa l’oro nella
sprint con Svendsen che finalmente riesce a prevalere di forza sul rivale di
sempre, il francese Martin Fourcade. Bronzo alla Slovenia, con Jakov Fak,
incredibile come questo ragazzo quando sente profumo di medaglie o aria di casa non manchi mai all’appuntamento.
A bocca asciutta la Russia che deve accontentarsi di un quinto e un settimo
posto con i suoi due uomini di punta, Malyshko e Shipulin. Passiamo all’inseguimento:
ed è stata la gara che forse in tanti hanno sempre sognato di vedere, in
quattro, tutti attaccati fuori dall’ultimo poligono a lottare per le medaglie:
Svendsen, Fourcade e i due russi Malyshko e Shipulin. Attacchi e contrattacchi
non fanno si che si decida prima della volata la vittoria, parte Fourcade,
Svendsen si affianca ed è volata: si parla di 2cm di distacco tra uno e l’altro,
l’oro va alla Norvegia e l’argento alla Francia, bronzo ovviamente alla Russia
con Shipulin. Anche qui la prossima gara come al femminile sarà l’individuale,
mix di resistenza e precisione, e non è detto che chi prevalga nella sprint e
nell’inseguimento ci sappia fare anche nell’individuale.
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