18 marzo 2013

SI, IO NELLA MIA VITA SONO STATO AL FIANCO DI STEPHANE PETERHANSEL PER DUE GIORNI!

Stephane Peterhansel

Tutto è partito da quel comunicato che vidi nel sito ufficiale dell’Italian Baja come ogni giorno ero solito consultare. Peterhansel al via della gara! No, è vero? Si è scritto in maniera ufficiale quindi per forza verrà, ma non ti ricordi che anche qualche anno fa doveva venire con la Mini e poi non è venuto? Si ma dai, non può succedere ancora, che figura farebbero? Va bene, non resta che aspettare il giorno della gara! Guardo e riguardo ogni giorno se ci sono novità, in internet non si parla tanto di Peterhansel a  Pordenone, ma sicuro che sarebbe l’uomo più atteso. Non ci dovrebbe essere solo lui, c’è la Mini ufficiale che domina le ultime Dakar, c’è Adam Malysz che è stato il più grande saltatore di sci di tutti i tempi, c’è Botturi, c’è Zanotti, il leone Jean Lous Schlesser, c’è Laskawiec, insomma gente che vedi su Eurosport nel mese di gennaio a fare la Dakar, parola che solo a pronunciarla mi fa venire i brividi. 15 marzo 2013, è il mio compleanno, si va in fiera a Pordenone, dovrebbero essere tutti lì quei mostri sacri, fatalità arrivo nel momento in cui devono entrare nella sala per il consueto briefing, mi guardo intorno, gente che mastica motori mattina e sera, vedo la scritta di una felpa che recita “Yamaha Motorsport”, mi ricordo che è il team di Peterhansel per l’occasione, guardo bene, giro l’angolo ed è lui. Incredibile, sono a mezzo metro da uno dei più grandi del motorsport, 11 Dakar vinte, ed è accanto a me, parla francese con quelli che lo circondano. Io rimango immobile, penso, scatto la foto, con l'iphone, con la macchinetta, una due te, sarò arrivato a dieci, e lo seguo ovunque. Finito il briefing lo seguo, nel suo box, si prepara per la partenza, mentre attorno fotografi e media cominciano a radunarsi, ci sono anch’io tra loro, che assisto a delle scene che non dimenticherò mai. 16 marzo, mi alzo presto, e vado a rivederli, ma lui è quello che attira l’attenzione più di tutti, devo chiedergli l’autografo, ho portato due fotografie per farle autografare, aspetto il pomeriggio che rientri dalle prove speciali. Arriva! Sporco di fango, lo lascio tranquillo un attimo, si toglie il casco e poi in inglese gli chiedo L’autografo, mi dice si, un attimo, ce l’ho fatta, gli appoggio le foto sulla moto, sorride e me li fa, mi accorgo che due fotografi ci stanno fotografando! Cosa fotografano? Si beh ovvio di sicuro non me, ma penso al lato umano di questo sport in cui la gente è a contatto con tutti, puoi stare con loro, è possibile nel calcio? Ma dai, nemmeno sognarlo…è anche questo il bello del motorsport! Metto le due foto insieme agli altri autografi, alla sera me ne vado a casa contento, contentissimo, sono stato di fianco a Peterhansel per due giornate, un idolo, un sogno avverato. Il prossimo da avverare? Due giornate con il suo collega Sebastian Loeb, pagherei oro…

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