Il pubblico in Val di Fiemme |
C’è un aspetto dei
Mondiali di sci nordico appena conclusi della Val di Fiemme, che solo chi li ha
vissuti lì dal vivo, può averlo capito perché
le televisioni ne hanno parlato ben poco. Per dieci giorni questa
fantastica valle è stata oggetto di invasioni da qualsiasi parte del mondo, in
particolare dal nord Europa. Invasione vichinga quindi, dove i norvegesi nello
specifico e svedesi hanno approfittato dei Mondiali per trascorrere qualche
giorno di relax e festa in Italia. Le cifre dicono 10.000 norvegesi, gli stessi
che seguono la propria nazionale ovunque, maggiormente in competizioni del
genere; accampati ovunque, soprattutto lungo le piste, sfidando le temperature
rigide con i propri sacchi a pelo. Una festa che sembrava non avere mai fine,
griglie accese giorno e notte, musica no stop e botti piene di acqua bollente
pronte ad ospitare chiunque volesse provare l’ebrezza di immergersi al caldo
con all’esterno la temperatura sotto zero, magari gustandosi una bella birra
norvegese. Accoglienti, calorosi, simpaticissimi, il contorno perfetto per una
manifestazione del genere che ha dimostrato di meritare i complimenti da parte
di tutto il mondo per l’organizzazione perfetta e per il fascino delle nostre
montagne che circondavano le gare; ahimè dobbiamo, come dieci anni fa,
rammaricarci che l’Italia non sia riuscita ad ottenere almeno una medaglia. Nel
2011 ci furono i Mondiali in Norvegia ad Oslo, vi immaginate il tripudio della
gente? Basta farsi un giro in internet per vedere cosa significhi lì lo sci di
fondo: è come il calcio da noi per caso?
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