18 aprile 2013

PER CONTE LE ITALIANE IN EUROPA SONO SPACCIATE, PER ME NO...


Parole forti quelle di Antonio Conte nella conferenza stampa del post partita con il Bayern, con le quali ha dichiarato che per i prossimi anni le italiane dovranno “accontentarsi” di partecipare alle coppe europee perché non vi è possibilità di vincerle. Ma io mi chiedo: “Ne siamo sicuri?”. Dalle parole dell’allenatore bianconero pare che la situazione sia abbastanza grave, ma dopo aver analizzato attentamente la stagione europea delle italiane sono arrivato a tali conclusioni: il Milan è arrivato a giocarsela anche col Barcellona degli extraterrestri, vincendo tra l’altro in casa e non subendo goal; la Juventus ha eliminato il Chelsea campione in carica e si è aggiudicata il primo posto del girone; la Lazio prima del Fenerbahce, con il quale è stata penalizzata non poco dall’arbitraggio dell’andata, ha eliminato abbastanza agevolmente due tedesche (e la Germania ci è davanti nel ranking Uefa), il Napoli e l’Udinese forse le due note stonate, si sono permesse di schierare le seconde linee, e purtroppo la poca qualità, anche con avversari meno quotati, si è fatta sentire. Questo, in poche parole, il riassunto dell’Italia in Europa versione 2012/2013, fatti che ci fanno capire come poi non siamo tanti lontano dalle grandi, va bene con Real Madrid, Barcellona e Bayern non basta solo il gioco ma ci vuole anche una bella dose di fortuna, e mettiamoci anche maggior qualità; con l’Inghilterra direi che il confronto è stato vinto (Chelsea permettendo in caso di vittoria nell’Europa League). E poi, chi non ce lo dice che se la Juve invece di “pescare” il Bayern avesse avuto come avversario il Malaga, fossimo qui a parlare di un’altra storia? In effetti gli spagnoli visti sia nel girone col Milan che nei quarti a Dortmund non sono apparsi poi così irresistibili ad un eventuale scontro con una delle italiane. Dopotutto è meglio dimenticare quanto detto, seppur positivo non ci ha aiutato a migliorare la posizione nel ranking Uefa, lo spread con la Germania è ancora molto alto, e la situazione economica del paese mica aiuta a diminuirlo, almeno all’orizzonte questa sembra lo scenario!

Nessun commento:

Posta un commento