L'allenatore del Benfica Jorge Jesus |
Cosa sia successo al Benfica nel giro di quattro giorni ha
dell’incredibile: ha perso il campionato al 91esimo minuto della sfida clou con
il Porto, dopo esser andato in vantaggio, e ieri sera ha replicato subendo il
goal della sconfitta, nella finale di Europa League, al 92esimo ad opera del
Chelsea. Ma se andiamo indietro di 51 anni fa, forse possiamo trovare la
ragione di tutta questa, chiamiamola sfortuna, che si aggira dalle parti di Lisbona:
l’uomo in questione è l’ex tecnico ungherese Bela Guttman, colui che portò per
l’ultima volta la squadra portoghese in cima all’Europa, ma nel post partita si
è lasciato sfuggire qualcosa di incredibile che si sta avverando ma che tutti i
tifosi delle aquile stanno maledicendo. “Non vincerete più una finale nei
prossimi 100 anni!”, così disse Guttman, ora siamo arrivati a 51 anni, e quella
di ieri sera, era l’ottava possibilità per provare a sfatare questo tabù (prima
d’ora perse due volte col Milan, una con l’Inter, PSV Eindhoven, Manchester
United, Anderlecht e col Santos). Ancora più beffarde sembrano le sconfitte se analizzate
più approfonditamente: in campionato il Benfica ha dominato rimanendo in vetta
dalla prima alla penultima giornata nella quale ha subito il sorpasso ad opera
del Porto, e nella finale di Europa League ha perso dominando il primo tempo
nel quale più volte, gli uomini di Jorge Jesus, hanno gettato al vento
occasioni nitide da goal. Il titolo quindi, riassume tutto, senza fare tanti
giri di parole quella sfortuna diventa la più comune “sfiga”, sperando che il
26 maggio se ne vada a farsi un giro da qualche altra parte dato che il Benfica
si gioca l’ennesimo trofeo nazionale, quando sarà la volta della finale di
coppa del Portogallo, e se il proverbio dice non c’è due senza tre…
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