Le ragazze dell'Imoco Conegliano |
“È un sogno. Vi prego non svegliateci. Non adesso…”, così
esordisce il presidente dell’Imoco Volley Conegliano, il signor Garbellotto.
Quello che sta facendo questa squadra nel panorama nazionale del volley è
qualcosa di straordinario e unico per certi versi. Si unico, perché quello che
hanno fatto quella serie di imprenditori che ha deciso di dar vita a questa
squadra, non l’ha fatto nessuno prima d’ora: tutto è partito dalla semplice
passione per lo sport, e in particolare per la pallavolo. Tre famiglie, la
Garbellotto, la Maschio e la Polo, unite nel cercare di dar vita ad una squadra
di volley partendo da zero, si ho detto bene da zero, non magari acquisendo
titoli sportivi da altre società. La novità, la scelta più coraggiosa,
chiamatela come volete sta nell’aver scelto ragazze venete, quindi del
territorio, possibilmente che avessero già giocato assieme e di una certa età.
Pazienza e tanto lavoro nei primi mesi per amalgamare il tutto, passando per
sconfitte che pesavano come macigni, ma convinti che il lavorare sodo avrebbe
prima o poi pagato, anche se nessuno l’avrebbe detto che sarebbe successo entro
i canonici tre anni sui quali era stilato il progetto di crescita societario.
Non è finita qui, la stessa politica, quella di “adoperare il territorio”, è
stata imposta anche nello scegliere gli sponsor e nella composizione
dirigenziale, il tutto perché il giorno d’oggi ce lo impone e le risorse
economiche sono sempre meno. In tutta quest’isola felice forse c’è un neo,
giustificato perché i motivi li sappiamo, ma che le istituzioni forse
dovrebbero affrontare maggiormente: il palazzetto di casa. La vera casa dello
sport di palestra di Conegliano sarebbe la Zoppas Arena, impianto modernissimo
e poco sfruttato, ma le ragazze dell’Imoco che portano anche il nome di
Conegliano sono costrette ad emigrare in quel di Treviso al Palaverde, che poi
si è rivelata una scelta saggia per il numero di presenze, però il fascino di
poter giocare nella città di cui porti il nome sarebbe tutta un’altra cosa. Per
terminare, facciamo un grosso in bocca al lupo alle ragazze coneglianesi che
ora si giocheranno la finale scudetto con Piacenza, un traguardo inaspettato
per questa società, per questo esempio di sport che andrebbe esportato ovunque,
si anche nel calcio, un piccolo grande sogno dal quale, come lo stesso
presidente ha detto, sarebbe bello non svegliarsi mai!
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