Il trionfo alle Tre Cime di Lavaredo |
Ha vinto Vincenzo Nibali, dicono abbia vinto la
provincialità, un uomo a dir poco straordinario, che alle parole preferisce i
fatti. Ha letteralmente dominato il Giro d’Italia 2013, dall’inizio alla fine,
ha saputo mettere in difficoltà gli avversari fin da subito, fin dalla prima
discesa sul bagnato. Nessuno gli ha retto, sembrava troppo forte, e i due
sigilli della cronoscalata di Ponsa e della tappa delle Tre Cime di Lavaredo
sotto la neve, sono un simbolo unico e magico di questa vittoria. L’immagine di
lui al traguardo sotto la bufera di neve con il pugno alzato è storia, per gli
appassionati qualcosa di unico. Tifosi del ciclismo che anche quest’anno non
sono mancati in gran numero, nonostante il maltempo che ha voluto rendere la
corsa ancor più difficile di quanto lo sia, nelle strade, nelle piazze, nelle
montagne la passione non solo si vedeva, ma si sentiva più che mai. La piazza
di Brescia piena in ogni suo angolo ne è la dimostrazione, e tra loro vi erano
anche i genitori di Vincenzo Nibali, arrivati in auto (non hanno mai preso un
aereo), dalla provincia, dalla Sicilia, con l’orgoglio per il proprio figlio. Un
successo che lo consacra definitivamente ora, il primo posto alla Vuelta, un
secondo al Giro e un terzo al Tour non bastavano alla gente, quasi fossero
risultati dettati dal caso, ora invece tutti siamo sicuri che siamo di fronte
ad un fenomeno che cullava grandi sogni che ora si trasformano uno alla volta
in realtà…
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