08 dicembre 2013

AMO IL CALCIO: ECCO PERCHE' PAGHEREI ORO PER ESSERE ALLA TURK TELEKOM ARENA MARTEDÌ...

Juventus-Galatasaray. Sono quelle partite che tutti i calciatori vorrebbero giocare, e che magari molti tifosi pagherebbero 10 volte il prezzo del biglietto per assistere ad uno spettacolo del genere. Non è una partita qualunque, no perché quando si gioca in luoghi magici per il calcio come questi sembra sempre di giocare in dodici contro undici. Chi è il dodicesimo? Ovviamente il tifo turco, i tifosi turchi, veri e propri protagonisti di quello che più che uno stadio sembra essere un inferno. Vi ricordate la famosa “Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate”? Ecco, è perfetto se si pensa allo slogan di questo stadio e dei propri tifosi: “Benvenuti all’inferno!”. Dante Aligheri come Mehmet Akif Erso (il loro poeta nazionale). 

Non è stato facile per i 23.000 tifosi giallorossi trasferirsi dal vecchio Ali Sam Yen all’evoluta Turk Telekom Arena capace di contenere 56.000 spettatori. È cambiato lo stadio, ma la bolgia non è cambiata, anzi è aumentata. L’atmosfera che la Juve troverà sarà calda, bollente, a poco servirà uscire prima nel riscaldamento perché il volume dell’Arena non si abbasserà nemmeno un secondo, fino all’ultimo secondo per spingere i propri beniamini verso l’impresa. 

Aslandar e Cimbon sono i gruppi più caldi degli ultras giallorossi, coloro che non guardano nemmeno le partite pur di seguire e coordinare i cantori della curva, e se anche loro dicono che questa partita di vita o di morte è più che un derby col Fenerbache, allora si, che si fa sul serio veramente. Avete capito chi è il dodicesimo uomo in campo? Avete capito perchè se ti piace il calcio non puoi perderti questi spettacoli? E se certe imprese o rimonte sono state compiute, all’Ali Sam Yen o alla Turk Telekom Arena non importa, è anche grazie a quei “leoni” che assistono la partita dalla curva…

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