La nazionale italiana di Biathlon e l'intero staff |
Consueto appuntamento col Biathlon. Si è appena conclusa la
seconda tappa di Coppa del Mondo in Austria, ad Hochfilzen. Tracciato spettacolare, bellissimo, ma che purtroppo non ha portato bene all’Italia. Dopo
due tappe qualche conclusione la possiamo trarre: è una stagione particolare, l’Olimpiade
è un chiodo fisso nei pensieri degli atleti e delle atlete, perciò il risultato
è che le gare di Coppa del Mondo sembrano “falsate”, ovvero si nota come i big
non si stiano esprimendo al massimo, causa una diversa preparazione, ovviamente
pensando a febbraio 2014. Spazio quindi alle sorprese, novità che potrebbero
prendere coraggio in vista dell’appuntamento olimpico diventando delle vere e
proprie outsider. Dopo un inizio brillante dell’Italia ad Oestersund è arrivato
un brutto weekend da Hochfilzen, ora ci si trasferisce in Francia ad Annecy-Le
grand Bornand, e l’obbligo di fare un risultato discreto sembra concreto, più
per il morale che per altro. Una nazionale, quella italiana, con un grande
potenziale; purtroppo le risorse economiche per far crescere i talenti non ci
sono quindi ci si deve arrangiare, e diciamoci la verità, che l’Italia si sta
comportando bene. Non partiamo mai da favoriti, e questo è un vantaggio se si
pensa che mai avremmo pressioni in gara, e tutto quel che arriva è inaspettato.
Sarà una mia impressione, ma quello che penso è che l’Italia vera e propria la vedremo non a Sochi nel 2014, ma
a Pyeongchang nel 2018, dove una medaglia non sarebbe più una sorpresa che se
arriva ben venga, ma un risultato da raggiungere perché dietro c’è stato un ottimo
lavoro programmato capace di essere premiato con una giusta ricompensa. Forza
Azzurri!
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