07 aprile 2014

AZZURRINE INFINITE!

Grazie ragazze. Se ci fosse un titolo o semplicemente uno striscione da far trovare all’aeroporto al ritorno, questa sarebbe la scritta ideale. Il bronzo conquistato in Costa Rica dalle nostre Azzurrine dell’Under 17, sa di immenso, un’impresa storica che merita il giusto spazio e il doveroso scalpore dei media. Se la semifinale era qualcosa di mai agguantato per una nostra nazionale femminile in una competizione Fifa, il terzo posto diventa il nuovo limite da eguagliare, una medaglia agguantata con testa, cuore e coraggio perché anche quando il tuo quarto goal a pochi secondi dalla fine vedi che non è bastato per vincere, è normale che oltre alla tecnica devi avere una forza mentale “non” umana per riprovare a ribaltare il tutto. Ma loro sono state ancora più forti di tutte e di tutto, senza abbattersi, pronte per calciare quei calci di rigore che tante gioie e tanti dolori hanno regalato alla nazionale italiana, maschile o femminile essa sia. Ma a differenza di Germania 2006, quando i maschietti più vecchi dovettero batterne cinque, alle nostre eroine ne sono bastati solo due di centri per conquistare l’olimpo, dati i 4 rigori errati delle venezuelane, ci avevano fatto tremare, battendoci. Un gran finale, un lieto fine, per un’avventura più splendida che mai, come lo stesso ct Azzurro, Sbardella, ha dichiarato, aggiungendo che questa è la medaglia di tutte e tutti, perché al lavoro dietro le quinte nessuno si accorge, ma quando si ottiene un risultato del genere, significa che preparatori, medici, fisioterapisti e staff intero hanno agito in sincronia, come una macchina perfetta.
Non passa inosservato, nemmeno per chi non è appassionato, il risultato del Giappone. Altro oro, dopo quello della rassegna assoluta del 2011. Segno che oltre alla squadra maggiore, il paese del Sol Levante ha un vivaio pronto al cambio generazionale per garantire un futuro pieno di successi. Almeno qui, alla Spagna non basta il tanto rinomato tiki-taka!

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