CIAO SIC!!!

Simoncelli se n’è andato.

E’ impressionante vedere e rivedere il video dell’incidente, quel casco che all’impatto con Colin Edwards e Valentino Rossi rotola nell’erba e il corpo del povero Marco che giace sulla pista. Parlare di Simoncelli? Mi sembra banale, è stato detto di tutto in televisione e tutti conoscevamo che tipo di persona fosse Marco.

Una piccola riflessione vorrei farla sul perché sia successo qualcosa di simile. Dal video dell’incidente si vede come da una scivolata normalissima, come doveva essere, Marco rimanga
 “appeso” alla moto e compia una traiettoria anormale rientrando sulla carreggiata e incrociando la via dello sfortunato Colin e di Valentino. Tutti si chiedono cosa possa esser stato a far si di questa traiettoria, le gomme? L’elettronica? L’errore del pilota?

Sicuramente tutti e tre questi elementi hanno contribuito alla tragedia: in primis le gomme, difficili da scaldare nei primi momenti della gara e quindi i piloti sono più esposti a eventuali cadute, d’altro canto una volta raggiunta la temperatura ideale diventano pneumatici che non si “scollano” dall’asfalto nemmeno di un centimetro cosicché anche quando la moto è in bilico fino all’ultimo resiste grazie alla forte aderenza. Un risultato che i piloti insieme alle case costruttrici e le aziende di pneumatici hanno cercato negli ultimi anni di perfezionare sempre di più.

Poi ci mettiamo l’elettronica: ha avuto un ruolo fondamentale; si è arrivati al punto che essa faccia in modo che il posteriore della moto qualora dovesse scivolare ritorni il più possibile in posizione diritta e di conseguenza proprio come è successo la moto compie movimenti “non naturali” mettendo a volte in difficoltà il pilota.

Infine l’errore del pilota, inevitabile non prenderlo in causa perché ogni qualvolta ci sia un incidente c’è sempre l’errore del pilota.

Una settimana dopo Dan è la volta di dire Ciao Marco, e come hanno scritto i tuoi tifosi, “vai in cielo e insegna agli angeli come s’impenna!