08 febbraio 2012

"MISTER FOOTBALL"? ECCOLO!


Kia Joorabchian


Tre nazionalità, due date nascita, due nomi e un mandato d’arresto: tutto ciò si riferisce a Kia Joorabchian, quell’uomo che ha tentato nel mese di gennaio di portare Carlos Tevez al Milan.

Si definisce canadese, britannico e iraniano; nato nel 14 luglio 1971 o se preferite il 25 luglio 1971 e potete chiamarlo Kia Joorabchian o se volete anche Kia Kavash; quello che è certo è che non lo si può descrivere come un agente FIFA perché non possiede la licenza perciò l’etichetta che gli si addice maggiomente è quella del
 businessman, un uomo d’affari eccezionale.
E’ nato a Theran, anche se poi è cresciuto a Londra lavorando anche in un organo governativo britannico; dopo aver lavorato nella concessionaria Mercedes del padre, insieme ad un amico in seguito compra l’85% di un quotidiano indipendente di Mosca utilizzando un fondo d’investimento dell’American Capital con sede nelle Isole Vergini Britanniche.
Nel 2004 la svolta: grazie a ad un partner di Roman Abramovich, Kia insieme al suo socio creano la MSI (Media Sports Investments), un fondo di investimento internazionale. E’ definita la svolta perché grazie a ciò riesce a irrompere nel mondo del calcio; sempre grazie a delle amicizie e dei buoni rapporti in Brasile, compra ed estingue i debiti del Corinthians, e per rilanciare questa squadra porta dei giocatori di assoluto livello tra i quali Carlos Tevez (comprato dal Boca Juiniors e il cui cartellino rimase di proprietà della MSI) e Mascherano. Nel 2006 i due giocatori appena citati diventano ancora protagonisti: Kia organizza il loro trasferimento al West Ham cedendo solo i diritti sportivi perché quelli economici rimangono divisi tra varie società tutte riconducibili al grande uomo d’affari. Importante ribadire che Kia non ha assolutamente la licenza dell’agente, ma nei trasferimenti dei suoi giocatori si è sempre posto in primo piano, conducendo le trattative in alcuni casi anche vietati come i Inghilterra succede con la FA ce vieta le mediazioni con i "finti" agenti FIFA.
Nel 2007 per Kia c’è un grattacapo: scatta un mandato d’arresto per lui e per i suoi soci per riciclaggio di denaro sporco e associazione a delinquere, viene coinvolto anche il presidente del Corinthians , e la stessa società annuncia la rottura dei rapporti con la MSI nonostante una clausola da 25 milioni di dollari.
Tevez, l' ad del Milan Galliani e Kia

Possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un uomo misterioso, forse più misterioso di un Mino Raiola, un uomo d’affari divenuto un intermediario nel mondo del calcio tra i più potenti, capace con il suo grande fiuto d’affari di pilotare il futuro dei propri assistiti (si parla di 140-150 giocatori tra Europa e Sud America).

Tevez al Milan? Potrebbe essere il suo primo dei tanti affari da concludere in Italia dopo il fallito trasferimento di Kakà dal Milan al Manhester City che lui stesso aveva provato ad organizzare in favore degli inglesi.

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